Gli ARALDI erano pubblici ufficiali addetti alle corti dei sovrani e dei grandi feudatari ed agli ordini cavallereschi.
Vi sono quattro gradi nell'ambito degli ufficiali d'armi: il re d'armi, che supervisiona le armi di un'area, il maresciallo d'armi, che lo assiste ed è destinato a sostituirlo, l'araldo ed il cavalcatore (poursuivant d'armes) che è un apprendista araldo.
Il gruppo è legatao ai tornei. La gerarchia degli ufficiali d'armi è del pari sottoposta, almeno sul piano simbolico, alla cavalleria ed ai tornei. In effetti, come rammenta Olivier de la Marche nelle sue memorie, occorrono sette anni perché un cavalcatore possa divenire araldo. La durata corrisponde al tempo occorrente ad uno scudiero per divenire cavaliere.
La conoscenza dei blasoni acquisita nel frequentare i tornei permetteva agli ufficiali d'armi di riconoscere rapidamente i protagonisti e di seguire lo svolgimento delle battaglie. Tutto ciò li rendeva preziosi, specialmente nel XIII secolo, quando le armi si sono meglio definite.
Gli araldi erano sempre nobili o erano nobilitati all'atto della nomina che avveniva con cerimonia solenne. Il nuovo araldo assumeva un nome spesso di un feudo o di un ordine cavalleresco e vestiva una cotta di velluto armeggiata. Prestavano, inoltre, uno speciale giuramento e formavano un collegio che elegeva un capo detto re d'armi.