IL GRAAL SVELATO

Notiziario NIP - News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 146 - Anno XIV, 3 agosto 2007


Marco Di Mauro: quei 3 dodecallioni di miliardi di dollari che non devono essere spesi

Roma - Lo abbiamo incontrato ... beh, no, a dire il vero, lui ci ha cercato, trovato, catturato. Poi il pregio-difetto del cronista ha avuto la meglio: controllare, studiare i documenti, mettere al vaglio tutte le carte, mettere sotto il microscopio della diffidenza (sana virtù per la categoria) ogni parola, ogni immagine, ogni atteggiamento o anche solo sfumatura. La studiamo, noi, in Redazione, la documentazione fornitaci da Marco Di Mauro. Non è documentazione facile, tutt'altro. I dubbi e le perplessità sono tante. In parte, ma solo in parte, sono perplessità connaturate nell'argomento al centro di tutta questa documentazione, per tanto assolutamente impossibili da fugare.
Poi in Redazione, si sa, ha sempre la meglio l'ultima ora. E poi ... poi si arriva a ieri: Il Graal Svelato, dal portale italiano ARCOIRIS TV (News ITALIA PRESS N° 145 del 2 agosto 2007), una video-intervista diffusa a ARCOIRIS TV, di poco più di 8 minuti, nella quale Marco Di Mauro racconta i fatti che dal 23 luglio scorso ci sta documentato.

Così ci siamo decisi: ci sono casi di fronte ai quali ti puoi pure ammazzare, ma non potrai mai dire al lettore "questo documento è buono", devi solo limitarti a fare un 50% del tuo mestiere, e dire "ecco caro lettore, io ti racconto quello che ho raccolto e ti presento i documenti di cui sono in possesso, ... per dovere di cronaca".

Marco Di Mauro, alias Santaromana IV, marchigiano di nascita, romano di adozione, cittadino del mondo per missione nella sua veste di manager della Diaz & Poirrotte Contract (la struttura che gestisce e dovrebbe distribuire il tesoro del Santo Graal), classe 1950, si definisce ' Messaggero del primo sigillo del Cavaliere Bianco dell'Apocalisse', e si firma anche '7 sh whitestallion777 AAA MCD' che nella simbologia che esprime starebbe indicare i depositi del tesoro del Santo Graal.

"Dall' Ottobre 1979 sono stato incaricato di gestire la Missione rappresentata dal Codice di Transazione 7th whitestallion777 AAA MCD conosciuta anche come depositi Omnipotent Creator Alpha-Omega (n.d.r. il tesoro del Santo Graal) che sovraintende non solo ai conti in Italia , ma anche ad altri conti presso Banche Estere" dice Di Mauro, e lo ha affermato anche in un lettera inviata alla Banca d'Italia.

5,76 trilioni di dollari sarebbero al centro della vicenda, e costituirebbero il tesoro del così detto Santo Graal. Il 13 marzo 2007 alla Procura della Repubblica di Roma, Di Mauro ha presentato, dice, una denuncia che, in estrema sintesi, definisce i contorni della vicenda. Denunciando persone (da Carlo Azeglio Ciampi, al Cardinal Angelo Sodano, alla famiglia Bush al Papa Joseph Ratzinger "come persona informata dei fatti") e istituzioni (da JP Morgan & Chase a Citigroup alla Federal Riserve alla Trilateral Commission, alla Global Marshall Program) per "l'utilizzo dei depositi in oro denominati Omnipotent Creator Alpha-Omega o meglio noti con lo pseudonimo tesoro del Santo Graal eseguito in maniera non conforme al contratto Diaz & Poirrotte che li gestisce e non conforme all'accordo siglato dal Presidente degli Stati Uniti d'America Lyndon B.Johnson di cui ho copia che prevedeva un utilizzo internazionale con scadenza 31.12.2005".
Esistono, spiega Di Mauro, "delle operazioni finanziarie in atto per tanto i fondi del Santo Graal continuano essere usati dal governo degli Stati Uniti attraverso le sue diverse emanazioni per operazioni che nulla hanno a che fare con la destinazione originaria del fondo".

"KORAN (King of Recognized Asset Nation) Questa parola nasconde il più grande segreto finanziario della storia dell'umanità, che risale all'epoca antecedente alla venuta di Cristo sulla terra. Questa sigla protegge da sempre il tesoro delle 12 tribù di Giuda, poi successivamente, ovvero dopo la venuta di Cristo, conosciuto come il tesoro del Santo Graal. Il tesoro del Santo Graal viene tenuto e protetto dalla Diaz & Poirrotte nelle Filippine, ed costituito da una cifra talmente elevata che risponde a più del fabbisogno economico-finanziario di tutte le Nazioni della terra" spiega Marco Di Mauro. "Purtroppo entità come la Trilateral Commission, il Global Marshall Programme, certi banchieri ebraici e certi finanzieri neri del Vaticano fanno in modo che questa ricchezza non possa essere spesa, con lo scopo di poter continuare a garantirsi un assetto mondiale fatto di potenti, pochi, e poveri, tanti. E' giusto che si sappia che il 5% di questa ricchezza deve essere speso per le popolazioni più povere dei Paesi Arabi, che guarda caso da quando sanno, perché lo sanno, che tale tesoro gli spetta e hanno scatenato una cosa non giustificabile ma che comunque è reattiva a questa sottorazione di un loro diritto che è il terrorismo, il quale nasce proprio sulla base di una ricchezza non distribuita, poi è stato rivestito, per convenienza, come scontro tra religioni. Agli Stati africani, Sudamericani e Asiatici poveri va azzerato il debito al 100%. Ho scritto al Papa, ai Capi di Stato, ai media, spiegando che è necessario iniziare a distribuire questi fondi, che al valore attuale corrispondono a circa 3 dodecallioni di miliardi di dollari valutazione fatta dalla Citibank che detiene il conto madre di tutti i conti. Naturalmente nessuno mi ha ascoltato. Questo tesoro è arrivato nelle Filippine dalla Spagna attorno al 1593/1594 e ha un suo regolamento si spesa. Spesa fino a tutt'oggi impedita".

Marco Di Mauro ripete, come ha fatto nella video-intervista diramata da ARCOIRIS TV, che tutto quello che dice è vero e dimostrabile, e qui entrano in scena i documenti che Di Mauro nei giorni scorsi ci ha procurato.


Un gruppo di 5 documenti composti di 7 pagine sono la prima documentazione che Di Mauro presenta, spiegandoci "il primo documento suddiviso in pagina 1 e pagina 2 è un documento che rappresenta la fase originale di quella che oggi è conosciuta come Trilateral Commission quando questa era una struttura costruita a fin di bene. In questo documento si vede che ci sono solo 2 teste perché dimostra che all'uscita della guerra mondiale gli incaricati di questi depositi erano solo 2 e che questi due avevano loro soltanto il potere di firma, nessun governo aveva il potere di firma. Questi sono Santa Romana, il mio predecessore, morto sul finire del 1974 –io arrivai poi nel 1979- e Steve Marcos. Nella seconda pagina viene ribadito che la gestione di tutti i codici Koran è nelle mani di Alpha-Omega e che si decide di creare l'Alleanza delle Nazioni. Il secondo documento suddiviso in pagina 1 e pagina 2 è la dichiarazione di gestione del fondo nella quale si richiama tra il resto anche il Trattato di Versailles del 1919. Per tanto nel 1919 già si sapeva del tesoro del Santo Graal e gli si riconosceva la provenienza religiosa. Nei compromessi di stabilisce come si devono spendere questi soldi e i Presidenti dicono che il 31 dicembre 2005 scadrà l'utilizzo che possiamo definire di transizione. Il terzo documento è fatto da Marcos per far sapere quali erano tutti i codici segreti che Alpha-Omega utilizzava in base ai depositi Koran e dimostra l'origine religiosa del tesoro. Il quarto documento è collegato ai precedenti, ed è dell'agosto 1974. Il quinto documento a firma del Presidente Harry Truman ha il valore di emissione fatta dagli Stati Uniti per dimostrare che mantenevano l'impegno a favore delle Filippine"

I documenti Amado Albaciete Amoroto e Amado Albaciete Amoroto "sono documenti che attestano come deve essere speso il fondo Alpha-Omega, e contestualmente attestano anche che i fondi non sono stati spesi nella maniera indicata. La seconda pagina del documento è una formula che rappresenta la moltiplicazione dell'oro del Graal"


Il gruppo dei 15 documenti denominati Affidavit "

primo secondo terzo quarto quinto sesto settimo ottavo nono decimo undicesimo dodicesimo tredicesimo quattordicesimo quindicesimo attestano come devono essere spesi tutti i soldi che stanno nelle banche e nel tunnel nelle Filippine da parte di Diaz & Poirrotte Contract, redatto da Santa Romana e documenti annessi".


I documenti denominati SANTY "SANTY 1 SANTY 2 SANTY 3 SANTY 4 SANTY 5 sono per lo più documenti che vedono protagonisti la Corte della Nazione di Manila e Santa Romana attestano che Santa Romana è uomo di Dio. E in parte sono documenti interni di Santa Romana, lasciati al successore che poi nel 79 sarei stato io" continua Di Mauro. "Trust Account N° 791-770951 e Trust N 01-7779521 TO 01-7779538 sono emissioni a firma di Lyndon Johnson. Se questi documenti vengono letti bene si vedrà che attestano il valore –almeno di una parte- del tesoro del Graal e anche il luogo, le banche di deposito. Trust Deposited Agreement 2 e gli altri documenti similari sono provanti l'origine del tesoro, oro e liquidità su banche, come si è formato questo patrimonio a partire dalle 12 tribù d'Israele fino agli ulteriori incrementi che si sono avuti lungo i secoli"

"La mia descrizione dei documenti che pubblicate, non è altro che un accenno a tutto quanto in questi documenti è nascosto. Dovete leggerveli e studiarveli con molta attenzione e vi renderete conto di quello che contengono, a partire dalle prove di crimini. Qui non si tratta di essere credenti o meno, questi sono fatti, il fondo Alpha-Omega, non chiamiamolo più tesoro, per favore, è un fatto, una realtà storica. Dietro a questi documenti e ai fatti che io ho accennato c'è una storia molto più lunga. Per esempio si dovrà spiegare la centralità delle Filippine, il ruolo degli Stati Uniti, quello del Vaticano". Questo in effetti è solo l'inizio, anzi, isole di un arcipelago.




E, giusto, per 'peggiorare' la sua posizione, Di Mauro aggiunge: "Per ciò che riguarda la mia posizione nei rapporti con il Vaticano, ho avuto solo rapporti con il Cardinal Benelli, dopo la morte di Papa Lucani, e non sono stati da 'datore' di incarico a 'dipendente'. Il mio ruolo è stato riconosciuto come spirituale prima che materiale, io, cioè, non sono 'sotto' nessuno, ma al servizio della Provvidenza divina". Chiediamo se si rende conto che lo potrebbero considerare un folle in cerca di pubblicità. "Ci sono testimoni viventi di ciò che affermo" risponde.





Fantapolitica? Un falso ben orchestrato da un signore che si crede un 'unto' da Dio? Un folle? Il cronista non può permettersi di escludere nulla. Chi ha analizzato alcuni di questi documenti parla di font inesistenti negli anni in cui questi documenti sono stati datati. E però, immaginiamo, per un attimo, che cosa succederebbe se un giorno entrassero sul mercato finanziario mondiale risorse per circa 3 dodecallioni di miliardi di dollari, di cui un 5% riservato ai bisogni primari dei Paesi poveri del mondo arabo, e una parte per l'azzeramento del debito dei Paesi poveri di Africa, Asia, Sudamerica. I così detti poteri forti -che si reggono sul principio per cui la gran parte delle risorse sono concentrate in mano a pochi che le controllano e controllano anche le poche risorse che viaggiano sul 'mercato' dei poveri, e la gran parte dell'umanità è sotto il giogo della povertà e del bisogno-, verrebbero meno, salterebbe l'intero sistema . Non solo, con tutta probabilità salterebbe il sistema stesso della moneta.

Alcuni anni fa realizzai Dossier Sindone . Don Giuseppe Ghiberti, ai tempi assistente del Custode Pontificio della Sacra Sindone (il cardinale di Torino Giovanni Saldarini) e vice-Presidente della Commissione che ha organizzato le ostensioni del 1998 e del 2000., mi disse: "Sono convinto che il discorso della resurrezione di Cristo debba essere mantenuto su di un altro piano rispetto all'impronta sindonica. Davanti ad una spiegazione scientifica della resurrezione, cioè della scoperta di un processo naturale che starebbe alla base della resurrezione di Cristo -magari un processo ai limiti di quella che noi definiremmo eccezionalità, ma pur sempre naturale- davanti a elementi che dimostrassero che l'impronta sindonica è dovuta al ritorno in vita del corpo di Gesù, non riesco immaginare che ne sarebbe della mia fede, probabilmente direi che è la conclusione matematica di una realtà storica"

E' facile accettare la storicità del cristianesimo fin tanto che non ne esiste la prova materiale, fisica, presente tra noi, perché è una storicità che rimane pur sempre per una parte assiomatica, insomma, in definitiva, una questione di "fede". La fede ha in sé aree d'ombra, zone franche alle quali Dio non ha accesso, sono la schermatura che protegge la fragilità dell'uomo che altrimenti si troverebbe faccia a faccia con Dio. Quando la "prova provata" della storicità dovesse esistere, e come non bastasse, fosse qui, viva in mezzo a noi, entità che attraversa i secoli, che è parte della storia degli uomini ... beh, ogni scappatoia che la fede si riserva verrebbe meno, e di fronte all'impossibilità di eludere Cristo non è immaginabile cosa succederebbe all'uomo.



Ecco, quella di fronte alla quale ci sbatte brutalmente Di Mauro è l'ipotesi di una rivoluzione del sistema che farebbe saltare tutte le strutture che gli uomini lungo i secoli si sono creati, comprese le categorie di "ricco-potente", "povero-impotente", "moneta-valore-misurometro".Il mondo che conosciamo sparirebbe, si sovvertirebbe.


Forse, fantapolitica è anche pensare che il 'Sistema' possa permettere a Marco Di Mauro di combinare tutto questo. Da questo ragionevole dubbio, la decisione che per 'dovere di cronaca' le affermazioni e i documenti di Di Mauro dovevano essere resi pubblici. "Se sono un pazzo o un baro, niente di più facile sarà smentirmi dimostrando la falsità delle cose che dico e dei documenti che presento", sorride Di Mauro, "Ma se nessuno lo dovesse fare?"



m.m.p./News ITALIA PRESS